Vasectomia e tumore prostatico: incidenza e mortalità in una coorte di grandi dimensioni negli Stati Uniti
EXTERNAL GENITAL rochester – mechente news – In un recente am- pio studio prospettico, la vasectomia è stata associata ad un rischio modestamente più elevato di tumore alla prostata, soprattutto la tipologia di tumore di alto grado e mortale. Tuttavia, l‘evidenza prove- niente da studi prospettici resta limitata. Pertanto, abbiamo valutato le associazioni di vasectomia con incidenza e mortalità del tumore prostatico in un‘ampia coorte negli Stati Uniti. abbiamo esaminato l‘associazione tra vasectomia e mortalità del tumore prostatico tra 363.726 uomini nella coorte del Cancer Prevention Study II (CPS-II), di cui 7.451 morti a causa di tumore alla prostata durante il follow- up dal 1982 al 2012. abbiamo esaminato anche l‘associazione tra la vasectomia e l‘incidenza del tumore prostatico tra 66.542 uomini nella CPS-II Nutrition Cohort, un sottogruppo della coorte CPS-II, di cui 9.133 hanno ricevuto una diagnosi di tumore prostatico durante il follow-up dal 1992 al 2011. Un modello di regressione dei rischi proporzionali di Cox è stato utilizzato per stimare i rapporti tra rischi multivariabili (rm) e CI al 95%. Nella coorte CPS-II, la vasectomia non è stata associata con la mortalità per tumore della prostata (rm, 1,01; 95% CI, 0,93-1,10). Nella CPS-II Nutrition Cohort, la vasectomia non è stata associata né con l‘incidenza complessiva di tumore prostatico (rm, 1,02; 95% CI, 0,96-1,08), né con un alto grado di incidenza del tu- more prostatico (rm, 0,91; 95% CI, 0,78-1,07 per i tumori con gleason = 8). I risultati di queste grandi coorti non supportano associazioni della vasectomia nè con l‘incidenza del tumore alla prostata nè con la mortalità per tumore alla prostata.
autori: Jacobs eJ1, anderson rL2, Stevens vL2, Newton CC2, gansler T2, gapstur Sm2., Corrispondenza: 1all authors: american Cancer Society, atlanta, ga. eric.Jacobs@cancer. org., 2all authors: american Cancer Society, atlanta, ga., Studio: vasectomy and Pros- tate Cancer Incidence and mortality in a Large US Cohort, Fonte: J Clin oncol. 2016 Sep 19. pii: JCo662361. [epub ahead of print], Web: http://jco.ascopubs.org/content/early/2016/09/15/JCo.2015.66.2361.short
Comento: Il rapporto tra carcinoma prostatico e vasectomia ha origine dagli studi di coorte degli anni Novanta (1). L’epidemiologo edward giovannucci (lo stesso che propaganda anche un consumo elevato di pomodori i quali, per mezzo del loro contenuto di licopeni, avrebbero una funzione di profilassi rispetto al carcinoma prostatico) all’epoca aveva descritto nell‘health Professionals Follow-up Study un rischio in leggero aumento rispetto a vasectomia e diagnosi del carcinoma prostatico: il relativo rischio raggiungeva qui quota 1.66. I cofattori, nel caso in cui il paziente venga sottoposto a un test PSa anche durante l’ambulatorio urologico, giocano naturalmente un ruolo enorme. Nel 2014 era stato nuovamente sottolineato il rischio in tal senso, ora – dato questo interessante – anche per i carcinomi prostatici aggressivi (2). Il recente studio di Jacobs et al. non rileva al contrario alcuna connessione. Soltanto a partire dal 1997 ci si è chiesti se gli uomini fossero stati sottoposti a un test PSa. Degno di menzione in questo studio è il fatto che alla metodica siano stati qui applicati due coorti (n=363.726 in uno e n=66.542 uomini nell‘altro), cosa che ne incrementa nettamente la potenza. Un chiaro vantaggio è inoltre costituito dal punto terminale, quindi non solo dall’incidenza o dal grading ma anche dalla mortalità. La questione relativa alla „vasectomia“ non era stata posta direttmente agli uomi- ni, bensì alle loro mogli (se questo rappresenti un vantaggio o uno svantaggio è ancora una questione aperta). La debolezza dello studio tuttavia si riscontra nel fatto che non sia stato possibile includere metodicamente le vasectomie in corso. Per compensare tale svantaggio, si sono qui esclusi gli uomini al di sotto dei 40 anni, perché sono disponibili dei dati secondo cui è evidente che negli USA la vasectomia viene condotta più spesso nei pazienti fino ai 40 anni d’età (3). Sono stati analizzati anche sottogruppi, per esempio quello degli uomini al di sopra die 50 anni, che potrebbero aver avuto una probabilità minore di essere stati nel frattempo vasectomizzati.
Sorprende un po‘ che cofattori – come ad esempio il diabete mellito e i medicinali relativi – addirittura non abbiano incluso l’anamnesi familiare per i carcinoma prostatici (!) nell’analisi multivariabile, ritenendo che questi fattori avessero un’influenza trascurabile sull’incidenza del carcinoma prostatico (almeno secondo il parere dell’autore).
Le AUA-Guidelines (4) e le EAU-Guidelines (5) prendono posizione sul tema della vasecotmia e del carcinoma prostatico, l’EAU riporta come non elevato il rischio di comparsa clinica di un carcinoma prostatico. Le AUA-Guidelines fanno un passo in più e consigliano: „Clinicians do not need to routinely discuss prostate cancer, coronary heart disease, stroke, hypertension, dementia or testicular cancer in pre-vasectomy counseling of patients because vasectomy is not a risk factor for these conditions.“
(1) Giovannucci E, Ascherio A, Rimm EB, Colditz GA, Stampfer MJ, Willett WC. 1993. A prospective cohort study of vasectomy and prostate cancer in US men. JAMA 269:873-877., (2) Siddiqui MM, Wilson KM, Epstein MM, Rider JR, Martin NE, Stampfer MJ, Giovannucci EL, Mucci LA. 2014. Vasectomy and risk of aggressive prostate cancer: a 24-year follow-up study. J Clin Oncol 32:3033-3038., (3) Barone MA, Johnson CH, Luick MA, Teutonico DL, Magnani RJ. 2004. Characteristics of men receiving vasectomies in the United States, 1998-1999. Perspect Sex Reprod Health 36:27-33., (4) Sharlip ID, Belker AM, Honig S, Labrecque M, Marmar JL, Ross LS, Sandlow JI, Sokal DC, American Urological A. 2012. Vasectomy: AUA guideline. J Urol 188:2482-2491.